Nadia Sotera

 

Tutti a tavolaDomenica 24 marzo ho avuto il piacere di ospitare,a casa mia e di Carlo, i cari amici della bdt che hanno aderito al primo laboratorio di cucina. Intendo ringraziare tutti per aver allietato questa bellissima “festa” ma soprattutto per avermi dato la possibilità di esprimere la mia passione per la cucina che faccio con vero amore sia le ricette sicule, mia terra di origine, che quelle sud tirolesi , mia seconda patria; ed è con vero piacere che vi indicherò il modo di cucinare le pietanze che avete avuto modo di fare anche voi con particolare interesse.

 

Knodel di tre colori e sapori:

Nadia Sotera (11bis)  Per la base dei knodel serve del pane di farina bianca (tipo mafalde) tagliato a dadini molto piccoli,  della mollica di pane casereccio tritato non troppo fine, il tutto tagliato e tritato almeno due giorni prima. Quando il pane è abbastanza secco aggiungere erba cipollina prezzemolo sale e pepe. Mescolare bene, anche con le mani, fare stufare la cipolla nel burro e aggiungerla al pane . incorporare delicatamente il latte con le uova mescolate insieme. Il tutto dovete regolarvi che se tagliate mezzo chilo di pane  aggiungendo due pugni di semola macinata dovete usare almeno due uova e un quarto di latte. A questo punto aggiungere  spek se si vuole fare knodel di carne, formaggi forti tipo gorgonzola se di formaggio, rape rosse se si vogliono fare di colore rosso, spinaci bolliti (o erbe di campagna come li faceva  mia nonna)e saltati nel burro con poco parmigiano se si vogliono fare verdi. Aggiungere farina bianca quanto basta per avere la consistenza giusta e fare la classica forma dei knodel (a casa mia si chiamano ballotte). Bollire i knodel in acqua che bolle , fare la prova con il primo , se si sfalda aggiungere farina. Condire i knodel con burro fuso o brodo di carne o gulasch o semplicemente con una bella insalata come piacciono a me.

Filetto di maiale alle mele:

dopo aver infarinato il lombo farlo rosolare in un battuto di carote sedano e cipolla con olio e burro. Dopo pochi minuti aggiungere le mele sbucciate e tagliate a fettine,sfumate con del buon vino bianco . fate cucinare la carne per circa mezz’ora ,non di più, perché il maiale non risulti stopposo. Quando pensate che possa essere cotto al punto giusto, infilzatelo con una forchetta se esce ancora del sangue fate cucinare ancora un po’ se viene fuori del sugo chiaro la carne e cotta al punto giusto.   Servite il maiale tagliato a fette sottili con delle mele passate precedentemente nel burro a rosolare.

Strudel di mele:

per la pasta servono 250gr di farina bianca, 1 uovo, una presa di sale,2 cucchiai di olio di oliva , acqua quanto basta per avere un impasto elastico e sodo. Tutti questi ingredienti metterli su un aspianatoia e impastare energicamente e velocemente. Formare una palla metterla su di un piatto e spennellarla di olio. Far riposare per mezz’ora coperta con un canovaccio. Nel frattempo sbucciare a fettine molto sottili 2 kg di mele (delizie o golden), e spremere sopra le mele il succo di un limone e grattugiarne la buccia , un cucchiaino di cannella e 100 gr di zucchero. Sopra un canovaccio tirare metà della pasta in una sfoglia molto sottile. Spennellare di burro fuso e cospargere metà del pane grattugiato(in tutto 150 gr) precedentemente passato in padella con burro fuso fino a dorarlo. Mettere per lungo della pasta metà delle mele con metà di uva sultanina(in tutto 50 gr) che avrete lasciato rinvenire in poco rum, e metà dei pinoli(sempre 50gr). A questo punto avvolgete lo strudel e aiutandovi con il canovaccio mettetelo sulla placca da forno foderata con carta forno. Chiudete bene i bordi. Fate lo stesso con l’altra metà della pasta. Quando ero bambina e con mia madre andavamo a trovare amici e parenti (in estate si andava sempre a casa della nonna) questi offrivano spesso una fetta di strudel accompagnata con succo di mela o succo di sambuco, per me era una delizia. Se ci penso sento ancora quel sapore in bocca , che comunque non ha niente a che vedere con gli strudel che mangiamo oggi nei bar. Ma questo che faccio io vi assicuro che si avvicina molto ai miei ricordi di bambina. A questo punto non vi resta che mettervi il grembiule e incominciare a preparare il menù tirolese che vi ho proposto. Aspetto che mi chiamate o per avere qualche consiglio o per sapere che avete fatto un figurone con i vostri amici.

Grazie ancora a tutti e un abbraccio da parte mia, Nadia

 VISITA IL LABORATORIO