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In città apre la Banca del Tempo e si torna al “baratto” Apre la Banca del Tempo e si torna al “baratto”
Laura Patanè 26 ottobre 2012“

Ciascun socio mette a disposizione qualche ora per dare, ad un altro iscritto, una certa competenza. Per esempio, un’ora di consulenza medica può essere scambiata con un’ora di stiratura.

tempo-2[2]  In città apre la Banca del Tempo e si torna al “baratto”
Nasce in città la Banca del Tempo: un “istituto di credito” del tutto particolare, dove non si amministra denaro ma tempo. L’iniziativa, apprezzata dai lavoratori di tutta Italia, arriva anche a Catania.
Il suo funzionamento è semplicissimo: ciascun socio, mette a disposizione qualche ora per dare ad un altro iscritto una certa competenza. Per esempio, un’ora di consulenza medica può essere scambiata con un’ora di stiratura, o di una lezione di tennis. Ogni prestazione scambiata varrà per il tempo impiegato e non per il valore di mercato attribuito a essa. Ognuno potrà, quindi, chiedere un tot di tempo in funzione delle proprie competenze scegliendo, fra le attività offerte dagli altri membri dell’associazione.
Le “ore” date vengono “calcolate“, “accreditate” o “addebitate” nella Banca. Può succedere così, che non sia la stessa persona a “rimborsarle”, ma un’altra. Tutti gli scambi sono gratuiti, ed è previsto un piccolo rimborso spese per i mezzi di trasporto o eventuali materiali utilizzati nel lavoro svolto.
Abbiamo intervistato la dottoressa Mafalda Franchino, presidente dell’associazione etnea “Banca del tempo – il tempo che vuoi”, inaugurata lo scorso 12 ottobre in Via Giovanna Condorelli.
Com’è nata l’idea della Banca del Tempo?
“Ho letto per caso su internet un riferimento alla banca del tempo e da lì è scattata la curiosità, per cui ho cercato altre informazioni ed ho approfondito l’argomento nei mesi successivi; ho anche preso contatti con la vicepresidente dell’associazione nazionale, Nina Di Nuzzo che ci ha sostenuto tantissimo. La banca del tempo è un’associazione di promozione sociale nella quale non circola denaro ma tempo, cioè ore di attività. Un principio fondamentale è che qualsiasi attività ha il medesimo valore: un’ora è sempre un’ora che sia di una visita medica o una lezione sportiva”.
Come si può partecipare?
“Si deve essere presentati da un socio attivo; si effettua un colloquio conoscitivo con la presidente, la vicepresidente o la segretaria; ci si impegna a improntare il proprio agire ai principi di solidarietà amicizia e reciprocità della BdT”.
Sono, già, stati accreditati e addebitati degli scambi di tempo?
“Al momento abbiamo effettuato le iscrizioni, che saranno valide dal mese di novembre. Ma le prestazioni svolte dai soci fondatori, per trasformare un’idea in una realtà, sono un valido esempio di scambio di tempo. Dall’elaborazione dello statuto e del regolamento alla registrazione dei documenti e del sito web, dall’organizzazione della serata d’inaugurazione all’annotazione degli iscritti e delle competenze offerte, sono tutte attività realizzate dai diversi membri dell’associazione nell’idea comune che ogni lavoro ha lo stesso valore”.

 

Dal giornale:
LA SICILIA.it
del 31 gennaio 2014
La Sicilia - tempo in dono

 

Dal giornale:
La Sicilia 1

  • Mercoledì 27 Maggio 2015
  • Catania (Provincia),
  • pagina 33


BATTIATI: inaugurato sportello della Banca del tempo

Soccorso reciproco e nuovi amici

Nella Banca del tempo ciò che conta non sono le transazioni di denaro, ma le unità di tempo libero che ciascun “correntista” mette a disposizione degli altri. Il fine ultimo non è realizzare un utile monetario, maturare o riscuotere interessi, ma un aiuto reciproco nelle attività sociali e culturali fino ad arrivare alle piccole esigenze quotidiane, come fare la spesa o badare agli anziani, allargando ad altre persone quelle funzioni di soccorso reciproco che ci si scambia in famiglia o tra gli amici.

La Banca del Tempo – Il tempo che vuoi di Catania – ha inaugurato la scorsa domenica lo sportello di Sant’Agata li Battiati, in una sede offerta dal Comune sulla base di un accordo di collaborazione. All’inaugurazione sono intervenuti il sindaco avv. Carmelo Galati, l’assessore alle Politiche sociali Massimo Sapienza, il presidente del Consiglio comunale Salvo Mavilla, la vicepresidene dell’associazione nazionale delle Banche del tempo Nina Di Nuzzo e il presidente della BdT di Caltanissetta Armando Lunetta.

La presidente, Mafalda Franchino, ha messo in rilievo il significato innovativo di questo incontro fra pubblico e privato: il Comune, facendo da apripista nel territorio catanese, mette a disposizione della Banca del Tempo una sede accogliente, dotata anche di terreno per orti sociali; l’ associazione mette a servizio della cittadinanza, l’ esperienza maturata in tre anni di attività ma, soprattutto, la passione per un’economia della condivisione, fondata su relazioni di fiducia e solidarietà fra persone. La festa ha coinvolto il folto gruppo partecipanti, amici e simpatizzanti, con la pittura di un pannello predisposto da Sabrina Tandurella, le vibrazioni dello space drum di Armando Xibilia, un rito augurale e la danza del cambiamento proposti da Ina Asero.
Patrizio Nicolosi
27/05/2015

Dal giornale:

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Mercoledì 27 maggio 2015 pag. 23

Se il tempo è denaro, tanto vale metterlo in banca

di Fallico Rossella

In Sicilia sono ben 21 questi particolarissimi “Istituti di credito”. Intervista a Marcella Franchino di Catania. Sempre più diffuse le associazioni dove si scambiano saperi e competenze  

CATANIA – C’è chi offre lezioni di inglese, chi consulenze finanziarie e, ancora, chi si presta come baby sitter: unico comune denominatore offrire le proprie competenze gratuitamente, il tempo è l’unico valore di scambio.
è questo il principio della Banca del Tempo, un’associazione senza scopo di lucro, che si basa esclusivamente sullo scambio gratuito di tempo, saperi e competenze. Nel momento in cui l’utente si iscrive alla Banca, l’idea di scambio prevede che possa offrire e ricevere prestazioni: se, per esempio, l’utente si offre come insegnante di inglese a un altro utente per un’ora, questa automaticamente verrà addebitata nella Banca. Successivamente, in qualsiasi momento, quell’ora gli verrà rimborsata in relazione al servizio di cui necessita: se avrà bisogno di un falegname, quest’ultimo arriverà direttamente a casa sua. Il costo? Zero. Questo tipo di associazione è presente in tutto lo Stivale: stando agli ultimi aggiornamenti la Lombardia si piazza sul podio, con 92 Banche del tempo; a seguire il Piemonte, con 35 e al terzo il Lazio con 34. La Sicilia è collocata al quarto posto con ben 21 Banche del tempo dislocate a Messina, Palermo, Siracusa, Ragusa, Trapani, Enna e Catania. Proprio a Catania ci sono due Banche del Tempo e una terza è stata appena inaugurata a Sant’Agata Li Battiati.

Abbiamo intervistato Marcella Franchino, presidente de “La Banca del Tempo – Il tempo che vuoi” di Catania.

A distanza di tre anni dalla nascita de “La Banca del Tempo” può farci un resoconto? Si ritiene soddisfatta dei risultati ottenuti?

“Sì, sono soddisfatta e con una passione immutata per la realizzazione di questa idea. Pensi che quando abbiamo iniziato, in ottobre 2012, i pareri degli amici erano pressoché concordi nel considerarla un’utopia. La frase prevalente era: ‘Al Nord funziona; ma in Sicilia qualsiasi forma di aggregazione muore sul nascere, perché non ci fidiamo di nessuno’. I due principi fondamentali della Banca del Tempo sono lo scambio di tempo (cioè ore di attività) senza utilizzo di denaro e l’assegnazione di pari valore a ciascuna attività (a titolo esemplificativo, un’ora di stiratura vale quanto un’ora di informatica). Questo genera la possibilità di relazioni solidali e paritarie. Abbiamo così constatato che quando non ci sono di mezzo il denaro e il potere, ciascuno manifesta le doti migliori: nel nostro caso, la generosità e la solidarietà. Di fatto da 7 soci iniziali, siamo passati a 70 iscritti, quasi cinquanta attivi e di questi, almeno 30 costituiscono il fulcro ideativo/operativo dell’Associazione. Abbiamo scambiato circa 3.000 ore di attività in tre anni e realizzato una serie innumerevole di attività di gruppo ed eventi (feste del baratto, laboratori, serate a tema, escursioni, concorsi); aderiamo all’Associazione nazionale delle Banche del Tempo e siamo parte attiva del coordinamento regionale BdT”.

Dalle lezioni di matematica a quelle di inglese, dalla consulenza finanziaria a quella legale e molto altro ancora. Quali sono le prestazioni più offerte e ricercate?
“Considerando che fra i nostri iscritti vi sono molti professionisti (psicologi, arteterapeuti, medici), insegnanti, imprenditori, impiegati e ancora pochi artigiani, gli scambi effettuati concernono maggiormente l’informatica, la preparazione di pietanze e dolci, consulenze (psicologiche, mediche, di arredo), bricolage, stiratura, giardinaggio, lezioni di studio (inglese, francese, matematica, chimica), hobby (pittura, danza, teatro); poche, anche se molto richieste, le prestazioni artigianali (muratura, falegnameria, idraulica, ecc.)”.

Studenti, lavoratori, giovani e meno giovani: chi utilizza di più la Banca del Tempo?
“Nella nostra associazione la fascia di età prevalente va dai 50 ai 70 anni; una decina dai 40 ai 50; poche unità dai 20 ai 30. Per quanto concerne la nostra esperienza, l’idea della Banca del Tempo affascina molto i trentenni e i quarantenni; si iscrivono con entusiasmo, però non riescono a impegnarsi perché sommersi dalle incombenze familiari e lavorative. Chi invece sta nell’età di prepensionamento o pensionamento vede in questo tipo di relazione sociale, basata sull’amicizia e sulla fiducia, la possibilità di esprimere se stesso al meglio, cimentandosi anche in attività nuove e sviluppando nuovi rapporti, diversi dagli abituali. Il nostro impegno per i prossimi anni sta nel coinvolgere i più giovani (i ventenni) perché sono idealisti, hanno molte energie e possono essere eccellenti fautori di cambiamento”.

Qual è l’iter da seguire per diventarne membro?
“Si sostiene un colloquio in segreteria; si sottoscrive una scheda che comprende le attività che si vogliono offrire e quelle che si vorrebbe ricevere; si versa un contributo di 20 euro annui come autofinanziamento per l’associazione; ci si impegna a pareggiare il conto debiti/crediti ad ogni fine anno”.

Progetti per il futuro?
“Intanto pensiamo di ripetere in forme nuove quelli già realizzati: collaborazioni con associazioni, concorso fotografico a carattere nazionale (la premiazione della seconda edizione avrà luogo alle Ciminiere il 6 e 7 giugno); feste del baratto che coinvolgano anche la cittadinanza. E poi abbiamo appena iniziato un’esperienza nuova: uno sportello nella sede di Sant’ Agata Li Battiati, concesso dal Comune; intorno ai due locali assegnati vi è anche una porzione di terreno dal quale abbiamo ricavato dieci orti sociali. è il nuovo assoluto per quest’anno: un servizio alla cittadinanza che, pur con tutto il lavoro che ne deriva, ci fa sentire una vera comunità d’intenti e ci rende felici”.