Banche del tempo: mozione di indirizzo al Comune di Alcamo

Dal sito di “Telejato” vi segnaliamo la mozione, presentata al Consiglio Comunale di Alcamo  dal consigliere Antonio Fundarò,  per il  riconoscimento delle banche del tempo e dei loro benefici sociali.

Mozione per la “Riconoscimento delle banche del tempo e benefici sociali per Alcamo”

Al Signor Sindaco di Alcamo
Al Presidente del Consiglio Comunale


MOZIONE DI INDIRIZZO

Il sottoscritto Consigliere Comunale Fundarò Antonio, del Gruppo del Partito Democratico, congiuntamente ai Consiglieri Comunali sottoscrittori
Premesso che:
Le banche del tempo sono comunità di persone che scambiano fra loro servizi adoperando il tempo come moneta, secondo il principio che un’ora di un tipo di servizio è pari all’ora di qualunque altra tipologia di servizio cambiato;
Nell’attuale scenario economico queste forme di volontariato acquistano nuovo valore;
Ormai è chiaro che il modello fondato su un’economia solidale, che ha difficoltà ad emergere e che si collega intimamente con lo sviluppo di un’economia ecocompatibile, sta prendendo, anche se con difficoltà, il posto del modello economico neoliberista, ancora imperante;
Il modello ecosolidale ed ecocompatibile è un modello alternativo che tende a valorizzare le persone con tutte le loro differenze, le varie culture e le diverse etnie;
In questo scenario occorre vedere le banche del tempo come una parte integrata all’interno di un esempio di economia solidale;
Le banche del tempo sono interessanti anche per i giovani che ancora non sanno come poter usare il loro tempo e come poter ottimizzare l’uso del tempo;
Il denominatore comune di ogni relazione sociale è il tempo, ma non il tempo della creazione, né il tempo libero, ma il tempo che si può dedicare agli altri;
Con la legge 8 marzo 2000, n. 53, si è voluto mutare il concetto dell’attività di cura. La legge stabilisce che le regioni definiscano, con proprie leggi, qualora non vi abbiano già provveduto, norme per il coordinamento da parte dei comuni degli orari degli esercizi commerciali, dei servizi pubblici e degli uffici periferici delle amministrazioni pubbliche, nonché per la promozione dell’uso del tempo per fini di solidarietà sociale. L’articolo 27 è dedicato alle banche dei tempi, strumenti per favorire lo scambio di servizi di vicinato, per facilitare l’utilizzo dei servizi della città e il rapporto con la pubblica amministrazione, per favorire l’estensione della solidarietà nella comunità locale e per incentivare le iniziative di singoli e di gruppi di cittadini, di associazioni, di organizzazioni e di enti che intendano scambiare parte del proprio tempo per impieghi di reciproca solidarietà e interesse. Gli enti locali possono sostenere e promuovere la costituzione di associazioni denominate «banche dei tempi», disponendo a loro favore l’utilizzo di locali e di servizi e organizzare attività di promozione, formazione e informazione. Possono altresì aderire alle banche dei tempi e stipulare con esse accordi che prevedano scambi di tempo da destinare a prestazioni di mutuo aiuto a favore di singoli cittadini o della comunità locale. Tali prestazioni devono essere compatibili con gli scopi statutari delle banche dei tempi e non devono costituire modalità di esercizio delle attività istituzionali degli enti locali.

 

ritenuto che:

In tale quadro è necessario riconoscere il diritto delle persone alla scelta del tempo per una migliore qualità della vita;
Il valore della vita di relazione, della cura delle persone, della crescita culturale e dell’organizzazione dei tempi del lavoro, promuove al contempo:
l’armonizzazione dei tempi della città tramite il coordinamento degli orari dei servizi pubblici e privati;
l’uso del tempo per fini di solidarietà sociale;
la riorganizzazione dei tempi delle attività lavorative e l’accessibilità ai servizi destinati alla cura, alla vita di relazione, alla crescita culturale e ricreativa, allo scopo di favorire l’integrazione nella vita sociale e il riequilibrio tra donne e uomini;
le pari opportunità, la dimensione di comunità e la qualità della vita nella progettazione degli spazi e delle infrastrutture, nella dislocazione dei servizi, nella programmazione dei flussi di mobilità e nella modulazione dei tempi d’uso delle attrezzature e dei servizi.

Considerato che:
a tal fine, sarebbe necessario adottare misure per:
– migliorare la funzionalità dei servizi, favorendo il coordinamento degli orari dei servizi pubblici e privati, in armonia con le esigenze della comunità;
– stabilire i criteri per l’elaborazione e per l’adozione del piano territoriale degli orari da parte del comune;
– promuovere corsi di qualificazione e di riqualificazione del personale impegnato nella progettazione dei piani territoriali degli orari e nei progetti di riorganizzazione dei servizi. tutto ciò premesso e considerato

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA

L’Amministrazione comunale a:
1. riconoscere le banche del tempo di cui all’articolo 27 della legge 8 marzo 2000, n. 53, purché istituite nella forma di associazioni senza scopo di lucro, ed inserirle in un apposito elenco comunale;
2. riconoscere alle banche del tempo i seguenti benefìci: un contributo per i costi di costituzione e la devoluzione, nei limiti delle disponibilità e compatibilmente con le esigenze di altre forme di associazionismo e volontariato, di una sede gratuita;
3. erogare alle banche del tempo un contributo finalizzato a promuovere l’informazione ai cittadini sull’attività delle banche medesime, attraverso campagne promozionali sul territorio. Il contributo è volto altresì alla formazione degli iscritti e al coordinamento telematico della rete delle banche del tempo regionali.