Energia e ambiente

Energia e ambiente un tema particolarmente significativo in questo periodo storico! L’eccellente conferenza di ieri sera, come da programma, è stata tenuta dal nostro socio Gianfranco Cutolo.
Nel sottostante link alcuni momenti della conferenza.
Facebook

L’articolo della conferenza

ALTERAZIONI DELL’EQUILIBRIO AMBIENTALE
CAUSATE DALLE ATTIVITA’ UMANE

Nei secoli, ma soprattutto negli ultimi 2 la corsa sfrenata del progresso a livelli esponenziali ha comportato un uso sempre maggiore dell’energia trascurando del tutto l’impatto sull’ambiente che all’epoca sembrava di poter accogliere senza conseguenze i rifiuti delle attività umane.

  • Scarichi liquidi e solidi nei fiumi e nei mari
  • Scarichi gassosi nell’atmosfera
  • Smaltimento dei rifiuti solidi mediante interramento o  combustione

Vero è che l’ambiente naturale, per il sistema di equilibri che lo governano era in grado di accogliere e trasformare questi rifiuti in modo da rimetterli nel ciclo regolare ma, quando è stato superato ogni limite di sopportabilità, esso per mantenere la sua sopravvivenza, per non subire alterazioni degli equilibri le cui conseguenze sono purtroppo irreversibili, è stato costretto a reagire

Come dicevo, purtroppo gli esseri umani hanno imboccato questa strada travolti dal bisogno di POTERE e dalla loro avidità e, solo adesso, viste le reazioni che l’ambiente sta manifestando, cominciano a prendere in considerazione questa problematica. Forse però è già troppo tardi.

Esaminiamo allora insieme le principali conseguenze negative dell’attività umana trascurando quelle minori 

ECCESSO DI CONSUMO DI COMBUSTIBILI FOSSILI

Tutti i combustibili fossili sono costituiti da Carbonio, Idrogeno(Idrocarburi). La combustione altro non è che la reazione tra l’ossigeno presente nell’aria e questi componenti del combustibile con produzione di anidride carbonica e acqua che vengono immesse nell’atmosfera alterandone la composizione. In particolare questa alterazione, modifica la frequenza del raggio di sole che non rimbalza più totalmente sulla superficie terrestre ma rimane, parzialmente intrappolato provocando il riscaldamento “GLOBALE” del pianeta. Attualmente si registrano   variazioni della temperatura media dell’aria di 1,5 °C e dei mari di 3,0°C.
Vi siete mai chiesti come sia possibile che l’atmosfera rimanga attaccata al Pianeta terra nonostante la sua vorticosa rotazione che al livello dell’equatore raggiunge una velocità dell’ordine di 900Km/ora. (21.000 Km/24hr: raggio della terra 6.400 Km) Orbene la spiegazione è data dalla densità dell’aria costituita per l’80% di azoto e 20% di ossigeno. Questa miscela ha un peso che equilibra la forza centrifuga di rotazione e la forza centripeta di “GRAVITA’”

Lascio quindi a voi trarre le conclusioni che spiegano il moltiplicarsi degli eventi naturali catastrofici che stanno interessando il pianeta. L’aria più calda è meno densa e quindi è meno soggetta all’equilibrio sopracitato per cui in certe condizioni l’atmosfera non riesce più a seguire con la stessa velocità il moto rotatorio del pianeta con le conseguenze di uragani e cicloni che in passato erano frequenti solo nelle aree tropicali.

La natura aveva posto un rimedio alla eccessiva presenza della CO2 nell’atmosfera mediante la fotosintesi clorofilliana delle piante che assorbono la CO2 e restituiscono ossigeno. Purtroppo però l’uomo ha operato in senso inverso disboscando le foreste per migliaia di KM2 o causandone la combustione a causa del riscaldamento globale con ulteriore produzione di CO2 e per contro ha ridotto la massa che originariamente era sufficiente ad intercettare la CO2 presente nell’atmosfera.

Le conseguenze più gravi del riscaldamento degli oceani sono lo scioglimento dei ghiacciai artici con doppio effetto: aumento del volume dell’acqua che andrà a ridurre la quota emersa delle aree rivierasche e la liberazione del “PERMAFROST” una miscela di CO2 e METANO intrappolata nel ghiaccio da milioni di anni e ora messa in libertà contribuendo ad aggravare la situazione del riscaldamento globale del Pianeta

Oggi l’uomo, purtroppo con colpevole ritardo si sta attivando per utilizzare altre fonti di energia, le cosiddette rinnovabili di cui vi ho già parlato prima che direttamente o indirettamente utilizzano le fonti naturali di energia solare e idrotermica con nessun rilascio di gas estranei nell’atmosfera. In Sicilia si dovrebbe trovare il modo di utilizzare l’energia termica del vulcano oltre ovviamente a riempirla di pannelli fotovoltaici sfruttando la situazione di privilegio naturale per cui abbiamo 1600 ore di luce /anno (1.300 a Milano e 800 in Germania)

LA PLASTICA

Come vi ho già detto in natura esistono equilibri naturali tra cui la presenza di batteri che si alimentano aggredendo la sostanze organiche e le trasformano in altre sostanze che rientrano poi nel ciclo naturale in marcia verso equilibri sempre più stabili.

L’uomo ha però creato una categoria di sostanze organiche per le quali la natura non risulta preparata ad includerle nel ciclo naturale di marcia verso gli equilibri. Di conseguenza mentre da un lato l’uomo ha beneficiato delle comodità dell’impiego di queste sostanze, alcune delle quali perfettamente riciclabili, non si è mai curata delle modalità di smaltimento delle stesse, o creando grossi accumuli o bruciandole con riutilizzo dell’energia termica prodotta dalla combustione o scaricandola nei fiumi e nel mare con conseguenze inimmaginabili sulla fauna ittica e sulla capacità evaporative dell’acqua.

Oggi si ritrovano nei pesci pezzi di plastica che ne hanno modificato il ciclo vitale.

Non so quanti di voi sanno che nel Pacificato, a causa anche della modifica delle correnti dovute alla variazione della temperatura, si sono create delle vere e proprie isole di plastica, la più grande delle quali copre una superficie di mare pari a tre volte la superficie della Francia. nella sostanza un piccolo nuovo continente. L’acqua sottostante non soggetta all’irraggiamento del sole, non evapora così che anche la quantità di nuvole che normalmente il sole produce tirando su l’acqua dagli oceani   con regolarità per alimentare il ciclo di piogge delle quali, se regolari, abbiamo bisogno tutti sia per l’agricoltura sia per usi potabili e per l’alimentazione delle centrali idroelettriche, in certe aree si riduce enormemente creando problemi di siccità che cominciano ad essere sempre più frequenti.

Occorre quindi limitare la produzione di plastica e soprattutto produrre plastica riciclabile che in tal modo non ha necessità di smaltimento in quanto il riciclo mediante fusione e rimodellamento della materia può essere ripetuto infinite volte. Ovviamente a monte deve essere attivato un sistema di raccolta differenziata molto attento e preciso.

SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI

Un altro grave problema che affligge ed affliggerà sempre più l’Umanità è la produzione dei rifiuti solidi urbani ed industriali.

 Fino alla metà del secolo scorso non c’era alcuna cura per lo smaltimento dei rifiuti sia urbani, sia industriali.

Le prime normative che cercavano di regolamentare lo smaltimento dei rifiuti sono comparse negli anni 60 e si sono fatte più stringenti man mano che la problematica si manifestava con maggiore impatto sulla vita degli esseri umani.

I rifiuti industriali, per lo più tossici, venivano interrati all’interno dello stesso stabilimento di produzione finché la normativa sui rifiuti impose lo smaltimento in discariche attrezzate e protette sotto rigorosi controlli dell’autorità.

I rifiuti urbani venivano invece raccolti senza alcuna distinzione e inviati a discariche non attrezzate e trattati senza alcuna particolare attenzione.

Tuttavia col crescere delle esigenze dei consumatori la produzione è enormemente aumentata cosi che oggi la produzione di rifiuti diretta ed indiretta è pari a circa 1 Kg giorno/abitante) per cui l’Amministrazione di una città di 100.000 cittadini deve provvedere ad uno smaltimento quotidiano di 100 tonnellate di rifiuti al giorno. (Un palazzetto base 6 x 5 ml alto 1 piano)

E’ quindi doveroso cercare di ridurre tali quantità operando sulle possibilità di riciclo dei materiali, attivando la raccolta differenziata che dovrebbe limitare la deposizione in discarica dei soli rifiuti organici, non utilizzabili per produrre fertilizzanti, con una riduzione dello smaltimento in discarica di circa l’80%. e fare uso della termovalorizzazione controllata che non immette gas dannosi nell’atmosfera e produca energia elettrica . E’ inaccettabile che l’Italia paghi nazioni straniere per lo smaltimento dei rifiuti che vengono da queste bruciati per produrre energia elettrica da vendere all’Italia.

Oggi le nuove discariche si realizzano con doppia protezione impermeabile e con dispositivi di controllo per evitare inquinamenti del sottosuolo attuali e futuri. Possiamo dire che le vecchie discariche costituiscono delle vere e proprie bombe ecologiche che prima o poi ci presenteranno il conto inquinando falde acquifere e rovinando i raccolti agricoli.

Noi cittadini dobbiamo quindi dare il nostro contributo con un comportamento corretto e rispettoso dell’ambiente, consapevoli che le conseguenze ricadranno su di noi nella misura in cui avremo ignorato queste raccomandazioni.

CONCLUSIONI

  • IL SOLE INONDA LA TERRA MA L’UMANITA’ OGGI E’ IN GRADO DI SFRUTTARNE IN MODO” INTELLIGENTE” UNA MINIMA QUANTITA’
  • SENZA ENERGIA NON C’E’ SVILUPPO E PURTROPPO L’OCCIDENTE SI E’ SVILUPPATO A SCAPITO DELL’ORIENTE, POSSESSORE DELLE MAGGIORI RISERVE DI ENERGIA.
  • ESISTONO RISERVE DI ENERGIA NON RINNOVABILE, ACCUMULATE DALLA NATURA NEI MILLENNI, CHE L’UOMO STA CONSUMANDO A RITMO VERTIGINOSO
    ° PETROLIO, GAS, CARBONE, LEGNO, CALORE GEOTERMICO SENZA TENERE MINIMO CONTO DELLE ALTERAZIONI SUBITE DALL’AMBIENTE
  • L’UOMO, PRESSATO DALLA REAZIONE DELL’AMBIENTE, E’ OGGI PROTESO ALLA RICERCA DI
    ° FONTI ALTERNATIVE DI ENERGIA NECESSARIAMENTE BASATE SU MAGGIORE CAPACITA’ DI ACCUMULO DI ENERGIA SOLARE UTILIZZO DELL’ENERGIA INSITA NELLE MASSE: ENERGIA NUCLEARE
    °NUOVE TECNOLOGIE E NUOVI MODELLI SOCIALI CHE RIDUCANO DRASTICAMENTE IL CONSUMO DI ENERGIA E L’IMPATTO SULL’AMBIENTE 

IL TEMPO DELLE CICALE E’ FINITO, ORA DOBBIAMO ESSERE FORMICHE

Dottor Gianfranco Cutolo

Presentazione energia in PdF