LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA

LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA
(Salvo Mazzaglia)

La vidi per la prima volta tra le bancarelle del mercato.
Bella, elegante nel suo incedere svelto tra i banchi pieni di frutta, verdure e pesce.
Un fisico esile, il collo lunghissimo, occhi dolci e capelli neri trattenuti da una semplice fascia di tessuto colorato.
Discuteva calma con i mercanti, assaggiava una ciliegia e sorrideva mestamente, mostrando dei denti bianchi e regolari. Pur essendo una popolana, aveva una innata eleganza, acuita da uno sguardo profondo e sereno.
La vidi e non riuscii più a dimenticarla. La notte il suo pensiero non mi lasciava dormire.
Finché un giorno non la incontrai vicino alla mia bottega da pittore, mentre rientravo a casa con un paio di orecchini di perle di mia moglie, che avevo ritirato dopo una riparazione.
Lei mi sorrise dolcemente girando appena il collo dalla mia parte, forse perché si era accorta di me nei giorni precedenti.
La pregai di fermarsi e le feci indossare un orecchino di perla, chiedendole di stare immobile in quella posizione.
Entrai nello studio, in preda al furore creativo, misi una tela sul cavalletto e cominciai a dipingere quel volto che mi ossessionava sempre più.
Prendeva forma dalle mie mani quel viso sereno ed elegante, lo sguardo vivace ma calmo.
Quella figura che mi aveva affascinato, adesso era lì, con l’orecchino di perla che dava luce a tutto il quadro.
Per sempre mia!!
Catania 25 aprile 2020

La ragazza con l’orecchino di perla