BILANCIO SOCIALE 2010-2013 ANBDT

Banca Tempo Naz 170x83La nascita dell’Associazione Nazionale ha segnato un momento significativo per le    banche  del tempo in tutto il territorio nazionale.
Ci siamo posti sin dalla nostra prima elaborazione, come spazio di valorizzazione di tutte le esperienze, di confronto e condivisione, di rafforzamento reciproco, di nuovo impulso espansivo e progettuale.  Gli obiettivi che ci eravamo posti erano quelli del radicamento, dell’espansione e della formazione quale strumento di crescita ed elaborazione. L’approfondimento delle tematiche legate al radicamento e alla crescita delle BdT  è fondamentale per  individuare  strumenti che aiutino a sviluppare ulteriormente la nostra presenza nei territori.
        Creare una rete che potesse essere in grado di allargare i confini dei territori dove operiamo per divenire una realtà in tutte le città e soprattutto nelle regioni nelle quali eravamo assenti e contemporaneamente dare un profilo unitario al nostro progetto. 
       Oggi nel fare il bilancio del secondo triennio della nostra attività, possiamo sostanzialmente valutare positivamente il lavoro svolto rispetto soprattutto agli obiettivi che ci eravamo posti. 
       L’impegno, il lavoro svolto è stato intenso soprattutto nelle regioni e città dove i componenti del direttivo traducevano in azioni le delibere, le  proposte che venivano elaborate e l’apporto dato si è tradotto in visibilità, in formazione, in aiuto concreto alle banche, in espansione.
        Di seguito una sintesi di alcuni progetti realizzati nelle regioni dai componenti il direttivo, esempi particolarmente significativi.

Sicilia

        E’ il luogo dove abbiamo voluto far nascere l’ Associazione Nazionale anche come luogo rappresentativo di una terra generosa ma dimenticata e come riconoscimento a Nina per l’apporto dato alla costruzione della rete in termini di passione e di tenacia anche quando le condizioni sembravano ostacolarci.
       Le bdt in pochi anni sono aumentate in misura incredibile grazie all’apporto appassionato di Nina Di Nuzzo. L’appuntamento di fine giugno nei convegni di inizio estate sono diventati incontri stimolanti per i temi trattati.
        L’anno scorso è stato organizzato un laboratorio di formazione per le bdt siciliane, laboratorio che ci sarà anche quest’anno.
Oggi le bdt in Sicilia sono 19 a fronte di due dell’inizio del nostro percorso.

Puglia 

        Eravamo assenti e grazie al lavoro costante e competente  di Serafina Gelao rileviamo un consolidamento della nostra presenza nel territorio ed un intenso lavoro di sensibilizzazione degli Enti Locali. La partecipazione ad un bando regionale ci ha visto protagonisti nella costruzione di una rete cittadina di Bdt.
      Il progetto ha avuto come finalità quella di sviluppare, consolidare e ampliare la nostra esperienza, estendendola a tutta la Città di Bari, siamo un punto di riferimento per la regione ed il sostegnoapportato alle realtà nascenti ha prodotto l’apertura di circa 10 banche in tutta la Puglia, l’ultima delle quali a Taranto.

Lombardia 

        Abbiamo come componenti del direttivo, Fiora Cappa di Gallarate e Grazia Pratella del coordinamento di Milano e vicepresidente nazionale.
        A Milano è stato  portato a termine il progetto legge regionale ‘le BdT e l’inclusione sociale’ che si è concluso con la pubblicazione di un opuscolo denso di informazioni e con un convegno in cui si è presentato il risultato del lavoro fatto in questo progetto. 
        Ci sono state  numerose richieste di informazione e di formazione da parte di nuove e vecchie BdT.
      Un filmato, scaricabile dal sito del coordinamento provinciale di Milano e studiato da Astra Design, è stato prodotto grazie a un progetto avviato l’anno precedente. Un’attiva relazione con la Camera di Commercio di Milano è stata attivata  per progetti internazionali di formazione rivolti alle donne sul tema delle banche del tempo in collaborazione con gruppi di acquisto solidali che hanno a loro volta “esportato” il tema dell’autosufficienza alimentare delle famiglie e quello dello sviluppo di un’agricoltura di villaggio.
      E’ stato formalizzato tra l’Associazione Nazionale e Auser nazionale, un protocollo d’intesa che  è stato presentato in occasione di un direttivo regionale Auser a Boario e in occasione di un direttivo provinciale Auser a Sesto S. Giovanni.
      Oggi le banche presenti sono 12 in Regione, 10 a Milano, 19 in provincia.
      A Gallarate Fiora Cappa  ha concentrato/ focalizzato la propria attività sul territorio nella divulgazione e promozione della filosofia delle
banche del tempo attraverso la presenza nei comitati di coordinamento del Forum Terzo Settore a livello provinciale ed a livello distrettuale di Gallarate e comuni limitrofi.
      La divulgazione si è realizzata altresì tramite contatti di semplice richiesta di informazioni ma, soprattutto, nella partecipazione a diversi incontri e serate di presentazione della nostra modalità di mutuo aiuto solidale su richiesta di gruppi e associazioni di volontariato e di Enti locali. Ha contribuito a far nascere uno sportello di Banca delTempo nei Licei Classico e Scientifico di Gallarate inserito nel più vasto progetto nazionale Cittadinanza, Costituzione e Sicurezza–Sicura scuola: dentro e fuori in continuità”.
      Dal punto di vista della formazione invece ha organizzato e gestito in rete con il Forum del Terzo Settore Distretto di Gallarate due corsi di aggiornamento ed approfondimento sulle tematiche inerenti alle dinamiche relazionali dal titolo “Identità collettiva – sentirsi gruppo” focalizzando il tema della differenziazione dei singoli come risorsa ma anche come elemento di complessità in rapporto all’identità collettiva che si forma in un gruppo. Questa serie di 3 incontri ciascuna ha permesso di far conoscere meglio alle altre associazioni partecipanti che cosa è la Banca del Tempo. Sono in rete con altre tre bdt nate da tempo e tuttora esistenti nella provincia di Varese. 

Emilia –Romagna

      Particolarmente significativi i contributi dati dalle bdt di quella regione grazie a Leonina Grossi, componente del direttivo e delegata alle pari opportunità,  la quale ha sostenuto ed è stata la referente della nostra campagna di solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto.
      Abbiamo raccolto 4600 euro che saranno devoluti alla.scuola elementare di Mirandola.
      Una bella manifestazione è stata la giornata nazionale delle bdt organizzata da Leonina svoltasi a Rimini con l’iniziativa di Banchintempo a Settembre 2012.

Liguria

       Marta Russo ha contribuito alla realizzazione della prima edizione di Banchintempo con la banca del tempo di Camogli.
       Ha progettato e attuato  il progetto” Sicurascuola dentro e fuori in continuità” vincitore del bando Cittadinanza Costituzione e Sicurezza del Ministero della pubblica istruzione in cui l’associazione nazionale era partner. Dal progetto sono nate tre banche del tempo a Genova nella scuola.
      Ha curato la  pubblicazione del libro “il tempo sbanca” sul progetto attuato.

Friuli –Venezia Giulia

         Mirella del Fabbro punto di riferimento non solo per Udine ma per tutta la regione. Ha organizzato e promosso a Grado un corso di formazione, il primo dei nostri laboratori residenziali, un’esperienza unica ma che speriamo di replicare. 
        In ottobre ha presentato la rete del coordinamento provinciale che ha curato e seguito personalmente.

Piemonte 

        Erminia Ruggeri, detta scherzosamente la fotografa ufficiale dell’Associazione nazionale vista la sua grande passione per la fotografia, è stata l’animatrice di tante belle iniziative come quella del bookcrossing ma soprattutto è stata impegnata nella costituzione del coordinamento provinciale e ha tenuto le fila con le banche del tempo piemontesi.
        Importanti convegni sono stati organizzati a Torino ma voglio soprattutto ricordare il lavoro fatto in collaborazione con l’assessorato alle politiche dei tempi dell’indagine conoscitiva sulle banche italiane, dati ai quali facciamo ancora riferimento per conoscere la fisionomia delle nostre banche.
        Ora è impegnata, insieme al coordinamento, a preparare la giornata nazionale delle bdt che si svolgerà a Torino alla fine di Settembre e che riproporrà l’iniziativa “banchintempo”.

Lazio- Roma

sede dell’Associazione Nazionale e la sottoscritta referente.
        Il Coordinamento delle Banche del tempo di Roma ha messo a disposizione la propria segreteria sin dalla nascita
dell’Associazione Nazionale   rendendo così possibile tutta l’organizzazione delle attività, curando le iscrizioni, aggiornando le schede, tenendo i contatti con le banche, seguendo anche l’iscrizione all’assicurazione e rispondendo alle centinaia di telefonate che arrivano da tutte le parti d’Italia.
        L’organizzazione e l’allestimento dei due convegni europei con ospiti anche stranieri, ha mobilitato la stampa e le televisioni locali dando visibilità alla manifestazione. Di particolare importanza è stato il telegramma di augurio che ci ha inviato il Presidente Napolitano e la partecipazione dell’on. Livia Turco prima firmataria della legge 53.
        Il lavoro che ho fatto in questi anni è stato quello di lavorare su due binari paralleli: quello interno all’organizzazione quindi dei rapporti con le banche, della formazione e quello esterno allacciando rapporti con stampa, interlocutori, amministrazioni.
        A Roma abbiamo organizzato laboratori di formazione rivolti ad associazioni e a singole  persone che venivano dalle regioni soprattutto del centro sud  per un totale di circa 200 persone.Abbiamo contribuito così ad aprire circa 20 banche nelle varie regioni.
Nel Lazio, in particolare ci sono 28 banche di cui 18 a Roma e 10 nella regione.
      La delibera della regione Lazio ci ha permesso, come Associazione Nazionale:
a) di attivare i laboratori di formazione e quindi di aprire banche del tempo nella regione e non solo.
b) di aprire l’ufficio di  segreteria tutti i giorni.
c) di  progettare  e realizzare il software di gestione che diamo in dotazione alle banche socie.
d) di curare e  pubblicare il libro sulle banche del tempo, ”l’esperienza e il valore sociale di una grande rete di relazioni e saperi”, coinvolgendo le  banche nella realizzazione.
e) di  realizzare il  sito nazionale.
f) di firmare l’accordo con la Caes che  ci permette di avere delle quote assicurative molto convenienti.
        Un progetto interessante per i risvolti positivi è stato quello europeo, Grundtvig, in cui abbiamo tracciato un percorso formativo con Spagna e Portogallo e che ci ha dato l’occasione di confrontare e stilare i vari moduli formativi in un percorso comune.
Un importante protocollo d’intesa è stato siglato tra noi e L’Auser Nazionale, è un accordo che favorisce i rapporti e gli scambi reciproci e a noi può offrire l’opportunità di avere delle sedi messe a disposizione nei territori.

Formazione

        Una particolare attenzione e cura l’abbiamo rivolta, come più volte sottolineata, ai laboratori di formazione nelle varie regioni, pensiamo sia fondamentale la formazione delle operatrici e operatori per delineare un percorso e un linguaggio  comune, per definire le modalità di gestione, per avere anche e soprattutto una visione condivisa di cosa sono le banche del Tempo anche nella prassi di gestione.
        Su questo argomento è opportuno e urgente avviare anche dei seminari di approfondimento in quanto spesso sento parlare di banche del tempo di esperienze che disattendono i valori e le specificità proprie della nostra organizzazione.
        Complessivamente sono stati organizzati circa  60 incontri per un totale di 1500 persone coinvolte, banche che hanno aperto dopo la formazione o dopo un nostro sostegno sono circa 50.
        I soci, come vedete, nel corso dei tre anni sono aumentati anche se ancora molto dobbiamo lavorare.

Anno Totale Nuove Rinnovi
2010 98 30 68
2011 95 18 77
2012 124 30 94
2013* 115 16 99

* al 30 maggio 2013

Ostacoli            

        In questo percorso incontriamo e dobbiamo essere pronti a superarli, gli ostacoli di tipo organizzativo che presuppongono il superamento di difficoltà nel riuscire a trovare e/o mantenere una sede operativa, nella gestione amministrativa e relazionale di un’associazione da parte di persone e/o associazioni non necessariamente formate per farlo.
Gli ostacoli che abbiamo affrontato e che dobbiamo affrontare sono anche di origine culturale.
        La banca del tempo è un progetto innovativo e quindi la visione che propone rispetto ai rapporti umani, alla modalità di scambio, alla visione di insieme d’inclusione presuppone il superamento di schemi individualistici, di superamento della concezione di una società basata, in termini quasi esclusivi, sul valore del denaro e quindi del mercato che, nonostante i danni che ha causato, rimane ancora l’unico
riferimento di crescita in un paese.
        Questo tipo di difficoltà emerge nei colloqui ai soci-correntisti, e viene sottolineato nei laboratori di
formazione quale possibile ostacolo nell’apertura di una banca.      
        Diffidenza, paure reali o immaginarie, ci fanno vivere il rapporto con gli altri in modo problematico. La fiducia negli altri è un percorso a volte faticoso che va costruito giorno per giorno.
        L’altro ostacolo lo possiamo individuare nella scarsa attenzione da parte degli Enti Locali.
        Altro ostacolo alla vita dell’associazione nazionale e delle bdt territoriali è rappresentato dal problema delle risorse sul quale dovremo al più presto discutere anche in relazione alla possibilità offerta dal cinque per mille.

Condizioni che favoriscono

        Per gli economisti le BdT sono un sistema economico alternativo interessante per le regioni ad alto tasso di disoccupazione e di povertà: infatti, le persone riescono ad accedere a beni e servizi senza essere costretti a pagarli con la moneta tradizionale, cosa, ovviamente, della quale non dispongono. Inoltre il mettere le proprie competenze a disposizione significa individuarle, ed il chiedere agli altri sottintende il riconoscimento delle loro competenze.
        La crisi,paradossalmente, offre delle inedite possibilità alla nostra capacità di iniziativa. Infatti la crisi rappresenta un bagno di realtà e un ritorno ai temi essenziali delle condizioni di vita.
        La crisi può spingere verso la solitudine e la depressione ma può anche stimolare la solidarietà e la relazione. Proprio il nostro modo di agire, basato sullo sviluppo della socialità e della relazionalità può rappresentare una risposta positiva alle difficoltà  che la crisi produce nella vita quotidiana o per dirla con Bauman alla sterminata produzione di danni collaterali che la più grande crisi del capitalismo che sta provocando. 
        Altro elemento che facilita il nostro radicamento e la nostra espansione è dato dalla nascita delle rete ma anche qui molto dipenderà da come faremo circolare attraverso la rete le nostre esperienze, il nostro modo di essere, i nostri valori di relazioni proficue, di sostegno e di aiuto reciproco, di progettualità, di raccordo tra le varie sedi per confrontarsi e individuare soluzioni logistiche e organizzative e per condividerne spirito e valori.

Bdt Nazionale

        Da qui la necessità di rafforzare  contemporaneamente la rete nazionale e di valorizzare le banche del tempo inserite nei territori nel welfare di comunità. Questi aspetti favorevoli possono diventare veramente determinanti se ci proponiamo di far diventare le bdt ad ogni livello (territoriale, provinciale, regionale, nazionale)dei veri soggetti con una loro fisionomia una loro capacità progettuale, una intelligente capacità di intervento, cioè un soggetto politico riconosciuto che agisce sul territorio con autonomia, visione e progetto.

Legge 53

        La legge 53 specifica bene la nostra fisionomia; noi non siamo riconducibili a fornitori di servizi sociali ma, siamo un soggetto delle politiche sociali che riguardano le politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro all’interno delle nostre comunità.
        La rete ci dà una possibilità che non esisteva prima, di dare una struttura alle nostre relazioni interne e una potenza formidabile verso gli interlocutori esterni.

Interlocutori esterni

Gli interlocutori esterni li possiamo distinguere in soggetti istituzionali e in organizzazioni che hanno una fitta presenza nel territorio.
Con tali organizzazioni, i nostri compagni di viaggio, che fanno parte del terzo settore, del volontariato (dal Cesvol Spes  al Movi, alla cooperazione, ecc) è necessario stabilire rapporti,alleanze progetti di intervento.
        I soggetti istituzionali assumono una rilevanza fondamentale per il rafforzamento ed espansione del nostro progetto in quanto titolari delle politiche sociali territoriali. L’esperienza di scambio di tempo è replicabile anche in tutti contesti e l’ente pubblico può fare politiche di promozione per garantire una base sicura e sostenere la stabilità di queste esperienze che sono un vero e proprio accumulo di capitale sociale.
        L’esperienza delle Banche del Tempo va capitalizzata attraverso il passaggio da una fase  sperimentale ad una in cui vi sia un riferimento istituzionale sicuro, passo questo riteniamo fondamentale per la crescita del nostro progetto e che presuppone ulteriori passi in cui siano coinvolte tutte le banche.
Ma se vogliamo veramente essere un soggetto così come delineato in queste righe, abbiamo la necessità di chiarire e definire anche nella prassi l’identità culturale, organizzativa delle nostre banche, fermo restando l’autonomia progettuale delle singole realtà.
Alla luce di quanto detto dobbiamo dare gambe, cuore e mente al nostro progetto dotandoci di strumenti in grado di farci fare il salto di qualità che il nostro stesso sviluppo richiede.
Dovremo organizzare e incentivare le reti territoriali (cittadine, provinciali, regionali).
Cercheremo interlocutori ( è anche questa la rete da incentivare) per stilare  di protocolli d’intesa anche per l’utilizzo di spazi adeguati per le attività sociali.
 Dovremo ulteriormente sviluppare la realizzazione di laboratori permanenti in tutte le regioni per la formazione di nuovi operatori di BdT  insieme al coinvolgimento di un numero crescente di persone.
ll direttivo che andremo a votare sarà impegnato in questo percorso affascinante per dare un profilo e un vigore nuovo al nostro progetto.
Propongo quindi dei gruppi di lavoro sui seguenti temi:

Formazione
Progettazione
Risorse
Innovazione
Comunicazione

Possiamo cominciare a formalizzare i gruppi di lavoro, prenotandovi ad uno o più gruppi di lavoro.
Per concludere un invito a tutti di allacciare rapporti più ravvicinati e frequenti, la relazione  e la reciprocità è il nostro modo di intendere i rapporti nella misura e nei modi che più riteniamo opportuni.
Dobbiamo fare diventare il sito il luogo della relazione virtuale, dell’informazione e della conoscenza delle migliori esperienze e quindi vi sollecito a comunicare le vostre iniziative, i vostri progetti.
Sarebbe interessante alla fine di ogni anno scegliere “premiare” due progetti o tre significativi da fare conoscere, condividere in seminari, incontri.