Luci ed ombre del nuovo codice degli appalti

Luci ed ombre del nuovo codice degli appalti

Maurizio Caserta

I lavori e le forniture pubbliche affidate a soggetti diversi dalle pubbliche amministrazioni offrono opportunità ma presentano anche dei rischi.

In molti casi è assolutamente ovvio che le pubbliche amministrazioni non hanno gli strumenti per eseguire i lavori; in alcuni casi neanche la possibilità di gestire i servizi connessi a quei lavori. Ma anche se queste possibilità ci fossero, può accadere che i lavori e le forniture esterne comportino un costo minore di quello che avrebbe dovuto sopportare l’amministrazione se avesse cercato di svolgere quei lavori all’interno.

L’affidamento esterno (a prescindere dalla procedura seguita) presenta i rischi connessi ai possibili comportamenti opportunistici del soggetto cui è affidato il compito, che possono non eseguirlo correttamente, nelle diverse fasi che la costruzione o la fornitura richiedono. È per questa ragione che si stabiliscono delle regole rigide che disciplinano tutte le fasi del rapporto tra la pubblica amministrazione e l’impresa fornitrice.

Le amministrazioni cercano il miglior risultato al costo più basso. Un meccanismo per raggiungere questo obiettivo è la competizione tra i fornitori. Il meccanismo del ribasso d’asta può indurre le imprese a comprimere i loro margini di profitto pur di aggiudicarsi il lavoro. Questa procedura, tuttavia, può comportare tempi più lunghi per la realizzazione del lavoro o per la fornitura. È per questa ragione che il nuovo codice degli appalti è intervenuto su questo punto rendendo possibili affidamenti e diretti e procedure negoziate senza bandi (art 50).

Secondo alcuni calcoli una grandissima fetta di appalti sarebbe concessa senza gara, quindi senza una vera competizione tra imprese.  È evidente che questa innovazione potrebbe accelerare i percorsi di realizzazione delle opere e delle forniture di beni e servizi, ma esporrebbe le amministrazioni al rischio di una cattiva selezione delle imprese incaricate del lavoro. Ciò potrebbe avere effetti negativi sul buon uso delle risorse pubbliche poiché non sempre la scelta cadrà sull’impresa che meglio di qualunque altra soddisfi l’interesse generale al miglior risultato possibile.

Caserta banca del tempo 28 ottobre PdF